L’ autoproduzione Delle sementi offre la possibilità di selezionare quelle piante che nel corso degli anni si sono distinte per maggiore tolleranza nei confronti dei parassiti o che nonostante l’assenza di concimi chimici hanno raggiunto ottimi risultati produttivi. Riuscire a recuperare i loro semi, più che un vantaggio economico rappresenta spesso l’unica possibilità di avere a disposizione piante acclimatate alle condizioni ambientali del nostro orto e soprattutto all’assenza di trattamenti chimici.
È consigliabile iniziare la produzione di sementi con non più di una o due specie, le più semplici e poi ampliare l’intera produzione.
Al momento della raccolta scegliete i semi o i frutti meglio sviluppati e più sani prodotti dalle piante più vigorose e meno attaccate da parassiti.
Guardiamo le diverse specie ortive e cosa raccogliere:
Aglio: raccogliere gli spicchi (bulbilli) più esterni e meglio sviluppati
Fagiolo: per la sanità ripetere coltivazione almeno per 3 anni
Pisello: per semi sani cimare le piante sopra il sesto nodo fiorale. Raccogliere a maturazione i baccelli più bassi.
Pomodoro: selezionare semi da frutti maturi. Lavare i semi e farli seccare
Prezzemolo: formazione scapo fiorale e ad agosto recidere le ombrelle che si fanno essiccare
Zucchino: raccogliere semi dopo completa maturazione (agosto-settembre), prendendo i semi più interni nel frutto.
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