Quali sono i miti da sfatare?
Il compostaggio è un processo di trasformazione naturale dei rifiuti organici in presenza di acqua e dell’ossigeno dell’aria.
Nel compost numerosi Microrganismi si sviluppano sui rifiuti organici, nutrendosi degli elementi costitutivi di questi rifiuti.
Formando un cumulo di rifiuti e aerandolo regolarmente, si produce una fermentazione.
Fasi:
– decomposizione
– maturazione
– demineralizzazione
Si possono utilizzare scarti verdi, organico, scarti agroindustriali, rifiuti domestici, gusci d’uovo, lettiere, fibre naturali, carta, cenere di legna etc.
Potete creare un cumulo o potete comprare un bidone apposito. Controllare l’umidità e assicurare aerazione dal basso evitando la compressione.
Normalmente ci vogliono 5-6 mesi per avere un prodotto ben decomposto, io utilizzando colonie MICROBICHE apposite lo stabilizzo in 3.
State attenti alla standardizzazione dei prodotti che inserite per avere una ricetta che vi possa garantire sempre gli stessi risultati se usate il compost per le piante.
In vaso al massimo al 30% di sostituzione.
SFATIAMO 3 MITI:
-1) Il compostaggio anaerobico, almeno che voi non abbiate una camera dove non è presente ossigeno o che non entri dall’esterno, è impossibile
-2) dal punto di vista sanitario senza l’ossigenazione non avviene la sterilizzazione dei patogeni. Non è vero che si perde il potere fertilizzante o il carbonio (in quanto i microrganismi presenti lo catturano e lo organicano), semmai il problema è il pH alto, quindi attenzione alle dosi di utilizzo.
3) se si sanno usare i ceppi giusti il materiale può essere pronto anche in 2 mesi.
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