L’organizzazione delle api può interagire con numerose variabili epidemiologiche. I patogeni possono diffondersi direttamente per la vicinanza spaziale e per i contatti tra le api, ma anche indirettamente per la condivisione della superficie del nido.
Recentemente si è scoperto che per controllare il tasso di possibile contagio, i contatti tra i vari membri siano regolati e limitati al massimo.
Le bottinatrici più esposte ai patogeni sono confinate ai margini del favo, mentre il nucleo è caratterizzato da api giovani e dalla regina, circondate da api giovanissime e da quelle anziane che la schermano.
Se le operaie nutrici contraggono Nosema smettono immediatamente la cura della regina e iniziano a bottinare, riducendo la possibilità di infettare altre nutrici e la stessa regina.
Invece le api bottinatrici che interrompono la loro attività e tornano a svolgere un ruolo all’interno del nido riacquistano una discreta immunocompetenza.
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