Trattamento biologico per la riduzione della proliferazione delle alghe nei laghetti balneabili e nelle piscine

La piscina biologica può essere equiparata per i diversi processi ecologici che vi si svolgono a un lago naturale. Oltre ad offrire uno spazio di benessere e divertimento per le persone, rappresenta uno spazio vitale per tante specie diverse di piante ed animali acquatici. Tra questi si trova una grande varietà di microrganismi che svolgono un ruolo fondamentale per rendere pulita l’acqua in modo naturale.

A differenza dei laghi naturali, nelle piscine biologiche gli elementi nutritivi che vengono immessi attraverso l’acqua di riempimento, i depositi secchi o umidi, la balneazione ecc. sono a disposizione della produzione di biomassa tutto l’anno, ossia finchè il corpo d’acqua è riempito. Meccanismi come l’asportazione di sostanza organica durante la stagnazione estiva e la sedimentazione di elementi nutritivi dalla zona trofica verso strati di profondità come li possiamo osservare nei laghi naturali, sono assenti o mancano. La produzione, il consumo e la distruzione avvengono nelle piscine naturali sempre nello stesso strato d’acqua. A differenza dei laghi naturali mancano, con i pesci, anche i più importanti consumatori di secondo ordine, con la conseguenza che la catena di consumazione si chiude con lo zooplancton.

Un asporto di elementi nutritivi avviene solo attraverso il deflusso d’acqua ed e’ d’importanza marginale. Anche con concentrazioni di fosforo totale molto basse, con meno di 10 microgrammi/l, cioe’ in condizioni nutrizionali molto povere in tante piscine biologiche, già dopo breve tempo, inizia una produzione di biomassa sotto forma di alghe.

Con l’avanzare dell’uso della piscina biologica spesso si può osservare una diminuzione della limpidità dell’acqua a causa della produzione di biomassa, cioè microalghe. In più si nota, specialmente nelle zone meno profonde e calde vicino le sponde, ma anche sul fondo, la formazione di una patina verde chiara simile al cotone, dovuta alla crescita di alghe filamentose.

L’utilizzo di determinati protocolli sviluppati con microrganismi (attinomiceti) può determinare una riduzione delle sostanze nutritive che comportano un incremento dello sviluppo della biomassa algale. In questa sperimentazione il dr. Prisa mostra i risultati ottenuti con questo protocollo innovativo.vedelago-presentazione-30-settembre-dr-prisa

Il trattamento periodico (1 volta al mese) con microrganismi diluiti in acqua che si nutrono di P e N, responsabili dello sviluppo delle alghe, può garantire un loro efficace contenimento.

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