Cos’e’ l’humus?
L’humus è una sostanza organica complessa, contenente carbonio, derivata dalla decomposizione dei residui vegetali e animali e dall’attività di sintesi dei microrganismi. L’humus non va considerato come una sostanza morta, ma come un qualcosa in continua trasformazione, quindi un anello di congiunzione tra il mondo minerale e quello organico. Le sostanze da cui prende origine la sintesi dell’humus sono vegetali (come lignine e cellulose) e animali (deiezioni, tessuti e sangue), con un rapporto C/N molto elevato.
Il processo di sintesi del’humus è costituito essenzialmente da 5 fasi:
- fase di decomposizione: demolizione delle cellule con l’idrolisi e l’ossidazione delle molecole;
- fase miscelazione meccanica: mossa dagli invertebrati come i lombrichi che impastano la frazione minerale con quella organica;
- fase di sintesi enzimatica: formazione di batteri e funghi che promuovono la fase enzimatica di destrutturazione del rimanente materiale organico;
- fase di sintesi dell’humus solubile: se durante la fase enzimatica si verificano idonee condizioni di umidità, temperatura e ossigenazione, altri microrganismi utilizzano le sostanze organiche intermedie per arrivare alla formazione di humus, che in questa forma ha rapporto C/N tra 10 e 25 e che rappresenta il prodotto finale delle trasformazioni biochimiche della sostanza organica;
- fase di stabilizzazione dell’humus: quando i componenti umici intermedi dell’humus solubile sono mescolati ad argilla, questi si legano tra loro formando composti argillo-umici stabili resistenti alle piogge. L’humus stabile cattura mediante molecole organiche complesse le sostanze minerali proteggendole dal dilavamento e rilasciandole alle piante progressivamente.
La capacità di trattenere a se’ e di rendere disponibili gli elementi minerali necessari per lo sviluppo delle piante può essere svolto dall’humus a diversi livelli:
- Come accumulatore naturale di elementi chimici che vengono poi ceduti alla pianta con la mineralizzazione;
- con un’influenza indiretta sulla assimibilità dei microelementi e del fosforo mediante la chelazione dei cationi;
- mediante una disponibilità energetica offerta ai batteri azotofissatori;
- per mezzo dell’effetto tampone l’humus può controllare la tendenza a un abbassamento del pH, nel caso per esempio di condizioni asfittiche del terreno.
L’azione dell’humus sulla crescita delle piante si esplica in diversi modi:
- stimolazione della germinazione dei semi;
- promozione dello sviluppo radicale e della densità dei peli assorbenti;
- stimolazione dell’attività fotosintetica e del contenuto delle clorofille;
- protezione da agenti tossici
- stimolazione della produzione di noduli azotofissatori;
- miglioramento dell’assorbimento dell’azoto anche in condizioni di carenza.