L’autoproduzione consente di selezionare quelle piante che nel corso degli anni si sono distinte per la maggiore tolleranza nei confronti dei parassiti o che nonostante l’inutilizzo di prodotti chimici hanno raggiunto ottimi risultati produttivi.
Se possibile iniziare la produzione con sementi della vostra zona o da aree vicine, coltivare almeno 10-15 piante in modo da selezionare le più produttive e le meno sensibili ai parassiti.
Al momento della raccolta scegliere i semi o i frutti meglio sviluppati e sani, prodotti da piante vigorose, prediligendo i frutti posti nella parte bassa della pianta che daranno semi caratterizzati da maggiore precocità.
Dopo raccolti i semi vanno fatti seccare e conservati in buste di carta in luoghi privi di umidità e al buio.
Cosa raccogliere?
Zucchine: raccogliere i semi dopo la completa maturazione dei frutti, scegliendo i semi dalla parte centrale
Prezzemolo: recidere le ombrelle che poi vanno fatte seccare ad agosto
Pomodoro: selezionare i semi da frutti maturi, facendoli fermentare per alcuni giorni in acqua. Poi si fanno seccare
Pisello: si prelevano i baccelli dalla parte più bassa, dopo aver cimato sopra il sesto nodo fiorale.
Fagiolo: non ripetere la coltura sullo stesso terreno per almeno 3 anni, recuperare i semi quando il 75% dei baccelli è ingiallito o annerito
Aglio: utilizzare gli spicchi più esterni meglio sviluppati
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