Alcune specie fitopatogene e saprofite che vivono nel filloplano hanno la capacità di catalizzare la formazione di cristalli di ghiaccio, fungendo da nuclei di condensazione, a temperature di poco inferiori agli 0°C, generalmente -2, -3°C.
Normalmente la funzione di agire come nucleo di condensazione è svolta da agenti non organici come il pulviscolo atmosferico, con attività intorno ai -10°C. Tale capacità può essere considerata un fattore di virulenza per le specie che la possiedono.
Queste sono: P. Fluorescens, molte pathovar di P. syringae, P. viridiflava, E.herbicola, E.ananas, X. translucens.
La formazione di ghiaccio sulle foglie o rami provoca oltre ai noti danni delle microferite che consentono ai batteri di penetrare nella pianta e proseguire ulteriormente nella colonizzazione dei tessuti. Tale modalità di azione può essere annoverata come l’unico esempio di penetrazione attiva nella pianta da parte dei batteri.
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