Viene comunemente chiamata calla aethiopica o Richardia africana, e coltivata su larga scala, specialmente sotto vetro, per la produzione di fiore reciso.
La pianta è dotata di un grosso rizoma oblungo, foglie basali largamente sagittate con lunghi piccioli, infiorescenze solitarie, bianche, formate da una lunga sosta avvolta ad imbuto e da uno spadice eretto.
Bianca nella Z. aethiopica, la spata è invece gialla nella Z. elliottiana, giallo zolfo con macchia purpurea nella Z. nelsonii e bianca con sfumature rosee nella Z. rehmanii. Queste ultime specie sono tuttavia poco coltivate e non hanno certo l’importanza commerciale della prima, diffusissima ovunque.
La coltivazione della Calla non è difficile. Basta disporre di un terreno ricco e piuttosto umido. In Liguria e nel Lazio si piantano i rizomi in piena terra a fine estate e si ricoprono le piante, all’inizio dell’inverno, con serre mobili. Si ha così la fioritura durante tutto l’inverno e la primavera che è il periodo normale, dopo di che occorre costringere la pianta al riposo se si vuole forzarla nuovamente nell’autunno successivo. Qualche coltivatore per avere la fioritura estiva, pianta i rizomi in marzo e li toglie in ottobre; è meglio però coltivare in tal modo la Z. elliottiana alquanto più delicata. Questa specie vegeta da marzo a ottobre, con fioritura estiva.
La moltiplicazione della Z. è agevole per mezzo della divisione dei rizomi, ma anche il seme dà facilmente e rapidamente ottime piante da fiore.
Consigli di Coltivazione
Tenere a bagno per 30′ i rizomi in una soluzione con Ema al 3%.
Preparare un substrato con torba 40%, pomice 30%, 10% humus e 20% zeolitite a chabasite. Dopo l’impianto bagnare ogni 10 giorni con Gea suolo al 5%.
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