Utilizzo di biomarker (organismi bioindicatori) per il biomonitoraggio dei siti contaminati.

Un biomarker può essere definito come un qualsiasi parametro in grado di evidenziare alterazioni dovute agli agenti inquinanti su componenti cellulari, biochimici e processi di un organismo o parte di esso.

Lo sviluppo di biomarker ha come scopo la protezione delle specie animali, della salute umana e ambientale.

I test comunemente più utilizzati sono:

Microtox su fase solida con l’impiego del batterio Vibrio fisherii e alla misura di emissioni luminose in base all’esposizione a campioni di terreno

Fitotest basato sull’impiego di organismi vegetali come mais e pisello dove si valuta l’inibizione della crescita

Test con collemboli, nematodi e lombrichi dove si valuta il tasso di mortalità e l’inibizione della crescita, dopo che l’organismo è stato messo a contatto col terreno

Test di aggregazione con ameba sociale (Dictyostelium discoideum) dove si valuta il numero di colonie formate in seguito all’esposizione di campioni di terreno.

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