Sono composti esogeni, in genere ma non necessariamente di sintesi, i quali se assunti nel nostro corpo attraverso l’acqua o gli alimenti agiscono come ormoni oppure bloccano un’attività ormonale.
Tali sostanze interferiscono, infatti, con la produzione, il rilascio, il trasporto, il metabolismo e l’eliminazione degli ormoni naturali responsabili del mantenimento dell’omeostasi e della regolazione dei processi di sviluppo dell’organismo.
I disruptori endocrini comprendono una vasta quantità di composti:
– estrogeni
– fitoestrogeni
– fitofarmaci
– metalli pesanti
– plastificanti
– altre sostanze di sintesi
Tra i composti responsabili di alterazioni ormonali vi sono il dietilstilbestrolo (DES), le diossine, i policlorobifenili (PCB), il DDT, il methoxychlor utilizzato come pesticida, gli alchilfenoli, l’atrazina, l’arsenico.
I disruptori endocrini pervengono alle acque superficiali e a quelle sotterranee attraverso le acque reflue, non sufficientemente depurate, e mediante l’impiego in agricoltura di prodotti attivi sul sistema ormonale
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