Il controllo dei biodeteriogeni può essere effettuato con metodi diretti, indiretti e biologici
Sono metodi indiretti quelli che controllano la crescita microbica agendo sui fattori ambientali (acqua, luce, temperatura, umidità, etc) che ne favoriscono la colonizzazione e attecchimento sulle superfici.
Sono metodi diretti quelli applicabili sui materiali o sulla biomassa e si dividono in meccanici (scalpello, spatola), fisici (radiazioni UV), chimici (biocidi che vengono utilizzati se: efficaci, bassa tossicità, basso rischio ambientale, non interferiscono col substrato, facili da applicare, basso costo. Utilizzati tramite spruzzo, spazzola, ad impacco, fumigazione.
Biologico si basa sulla conoscenza di specifiche richieste di nutrienti dei microrganismi, o antagonisti naturali, o il rilascio di metaboliti ad effetto inibente la trasmissione di segnali cellula-cellula, o tramite l’utilizzo di siderofori antogonisti per la rimozione del ferro disponibile nel biofilm.
In alcune sperimentazioni l’utilizzo di Gea Risana o Ema diluiti in acqua (1-5%), ha determinato la riduzione o l’eliminazione dello sviluppo di muffe, ritardato il biodeterioramento, recuperato alcune strutture ormai corrose.
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