Pianta assai coltivata è l’ H. hortensis diffusa nei giardini della regione prealpina e delle zone a clima non asciutto durante il periodo estivo ed a terreni neutri o acidi. L’ortensia predilige suolo permeabile, privo di calcio, possibilmente ricco di sostanza organica, fresco naturalmente o mantenuto tale da frequenti irrigazioni.
Viene spesso impiegata per formare cespugli decorativi a mezz’ombra, ma riesce ottimamente anche in pieno sole (più fiorifera) qualora non le manchi la necessaria frescura estiva nel terreno.
L’ortensia ha grande importanza per la produzione industriale di vasi fioriti, dove si impiegano quasi sempre piantine di un anno ottenute da talee erbacee. Non appena ottenuto il radicamento, le talee sono invasate col terriccio adatto e poste in luogo soleggiato; frequentissime annaffiature nei periodi caldi e asciutti e buone concimazioni liquide permetteranno alle giovani piante di formare ottime gemme per il successivo anno.
La potatura delle Ortensie è semplice. Alla fine della fioritura, cioè in tarda estate o in autunno, si opera una prima potatura (verde) togliendo i fiori già passati e accorciando i rami troppo lunghi. Quelli robusti di un anno di solito non si toccano poiché in cima hanno sempre una gemma a fiore molto forte.
Una seconda potatura (sul secco) che completi la potatura verde, sarà fatta alla fine dell’inverno. Saranno sfoltite le piante, tolto il legno troppo vecchio, i ramoscelli sottili e si ribasseranno i fusti.
Anche i rami basali molto forti di un anno nel caso sia necessario ribassarli per dare equilibrio alla chioma della pianta, saranno tagliati sopra due gemme grosse.
Il genere Hydrangea comprende anche altre specie molto interessanti, come H. Paniculata, H. Quercifolia, H. Arborescens, H. Petiolaris.
Per maggiori informazioni potete contattare la dr.ssa Beatrice Nesi del Crea Of di Pescia (PT), esperta sulla riproduzione e Coltivazione delle ortensie
Consigli di Coltivazione delle Ortensie Micronaturali
È possibile irrigare settimanalmente con Ema al 3% o Gea suolo al 5%.
Addizionare nell’acqua di irrigazione 3% di chabasite micronizzata zem70 e 1% humus di lombrico liquido.
Alternare il trattamento microbico a quello con zeolitite e humus biostimolante.
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