Le radici si muovono nel terreno in diversi modi: verso il basso, secondo un geotropismo positivo, stimolato dalla forza di gravità, per ancorarsi più in profondità; verso l’acqua con idrotropismo; in direzione opposta a quella della luce con un fototropismo negativo.
Il fusto che ha il compito di portare le foglie dove c’è più luce cresce sempre verso l’alto con un geotropismo negativo; si piega verso la luce per fototropismo positivo; l’apice del fusto in accrescimento descrive nello spazio una linea a spirale.
Altre parti della pianta mostrano movimenti igroscopici: i rami di alcune conifere si incurvano quando l’ambiente è umido, si rialzano quando è secco.
I piccioli e i viticci manifestano un tigmotropismo che provoca un’accelerazione della crescita sul lato opposto alla parte sollecitata dallo stimolo.
Le foglie di alcune piante o i fiori di altre si chiudono e si aprono secondo un ritmo notte-giorno, o anche per semplice contatto, per nastia.
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