Il nettare

La composizione chimica del nettare elaborato è variabile a seconda delle piante dalle quali proviene, come pure dalle piante stesse dipendono il sapore, la consistenza, il colore ed il profumo assai differenti del miele.
E così si riscontra:
• miele bianco da la lupinella, la lavanda, il trifoglio bianco, l’acacia, la senape bianca, la viperina
• miele rosato: piante da frutto, i lamponi
• miele giallo-verdastro: fiori di prato
• miele giallo: colza
• miele verdastro: il bosso, la veccia d’inverno, la bietola
• miele rosso: l’erica, il grano saraceno
• miele nero: Mielanthus major o pimpinella e Chamoebatia foliosalo o licio-prunaio
A seconda che gli agenti normali della fecondazione dei fiori siano: l’acqua, il vento e gli animali, le piante si distinguono in idrofile, anemofile e zoidiofile. Queste ultime a seconda delle classi alle quali appartengono gli animali che per le loro abitudini, necessariamente o anche soltanto occasionalmente, si rendono pronubi della fecondazione incrociata dei fiori, si distinguono in: entomofile quando questi appartengono alla classe degli insetti, ornitofile a quelle degli uccelli, malacofile a quelle dei molluschi.
Le piante entomofile si distinguono a loro volta in mellitofile, se hanno per pronubi le api e le vespe di grossa o media dimensione, micromellitofile se hanno per pronubi api, vespe, scarabei e mosche di piccola dimensione, miofile se gli insetti sono di media dimensione.
La fecondazione dei fiori da parte degli insetti avviene per il 73% a mezzo delle api, il 21% con calabroni e il 6% con altri insetti (vespe, formiche, scarabei). Sulle piante da frutto come pesco, albicocco e il mandorlo, in Italia, gli insetti che li visitano di più sono le api domestiche.
La fecondazione del fiore avviene per mezzo del polline che liberato dagli stami viene a trovarsi a contatto con il pistillo. Il granello pollinico giunto a contatto con il pistillo germina dando luogo alla formazione di un prolungamento, detto tubo pollinico, che attraverso al tubo del pistillo raggiunge l’ovulo dell’ovario.
Il valore della fecondazione dell’ape è importante perché questo insetto nella stessa giornata visita fiori soltanto della stessa specie. Per ottenere un Kg di miele si ritiene che le api debbano visitare:
• 6 milioni di fiori di trifoglio rosso
• 125 mila capolini di dente di leone
• 4 milioni di fiori di lupinella
• 1 milione e 600 mila fiori d’acacia
• 100 mila fucsie
• 80 mila fiori di pisello

La distanza percorsa da un’ape per raccogliere un Kg di nettare è approssimabile a 40 milioni di metri. L’operaia compie dunque un tragitto che equivale al giro del mondo per raccogliere questa piccola quantità, come è comprovato che l’ingluvie dell’ape contiene 25 mg di miele.

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