Per irrigare i giardini e gli orti domestici si usa generalmente l’acqua potabile, che purtroppo non è raccomandabile perché contiene cloro, dannoso per le piante, e carbonati di calcio, dannosi per gli impianti irrigui.
Per questo tipo di acqua è necessaria una decantazione che consenta la sedimentazione del calcare e l’evaporazione del cloro per riscaldamento. Per i prati ornamentali di grande estensione e di pregio è utile prevedere un bacino di raccolta per non rischiare carenze.
La quantità di sali disciolti nell’acqua può variare entro limiti compresi tra 100 e 1500 ppm (parti per milione). Sali solubili in concentrazione superiore a 2000 ppm possono causare al tappeto erboso danni gravi.
Quando irrigare e cosa considerare?
* il suolo composto da maggiore quantità di sabbia ha più bisogno di acqua di quello composto da limo e argilla;
* località geografica e il clima;
* il momento di effettiva necessità
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