Micronaturale: L’ APE ITALIANA

L’ ape italiana (Apis mellifica ligustica Spin) è originaria del Nord Italia e sembra in particolare della Svizzera Italiana.
Secondo Stitz e Szebe l’ape ligustica sarebbe molto probabilmente un ibrido dell’ape mellifica con l’ape fasciata.
Venne importata in Francia nel 1843 e vi si diffuse verso il 1860. Fu importata in America verso il 1865.

Il suo corpo è bruno, ma di colore più chiaro dell’ape nera. I peli sono giallastri. I due primi segmenti dell’addome e la base del terzo sono giallo-dorati. Le regine ed i maschi hanno sovente un quarto anello giallo. L’ape italiana presenta all’incirca le stesse dimensioni dell’ape nera. La regina di colore arancione è sensibilmente più lunga dell’ape operaia, dato che il suo addome termina a punta.

Differisce nella colorazione del dermoscheletro dall’Apis mellifica, perché ha i primi 3 segmenti dell’addome fasciati di giallo-oro o giallo-arancio.
Il primo segmento è infatti di questo colore con sottile orlo nero, il secondo ed il terzo hanno fascie giallo-arancio nella parete anteriore di ciascun segmento, limitate posteriormente da una fascia nera, più alta nel terzo segmento.
Lo scutello del mestiere secondo la descrizione dello Spinola, deve essere bruno scuro. Il colore dei peli è grigio fulvo o biondo. La colorazione della regina e specialmente dei fuchi è assai variabile.

L’ape italiana è molto docile, difende bene il suo alveare contro le tarme e il saccheggio. È assecondata nel suo lavoro da un finissimo odorato e da una lingua più lunga dell’ape nera. La regina, la cui esistenza è relativamente corta è una buonissima depositrice, comincia a deporre in febbraio-marzo e termina in luglio-agosto ed anche settembre.

Non è molto proclive alla sciamatura e di conseguenza non costruisce molte celle reali. L’orfanita’ è assai frequente. I favi sono meno dritti e le loro celle più larghe e profonde che non nell’ape francese (15 celle d’ape italiana, occupano lo spazio di 16 celle di ape nera). Quando si esamina un telaino tutte le api restano sul favo. Questo fatto che è vantaggioso al momento della visita, diviene un inconveniente al momento della raccolta.

L’ape italiana ha tendenza ad incrociarsi con altre razze. Gli incroci generalmente sono aggressivi. È dotata di una particolare resistenza contro le malattie in genere in particolare contro la peste.

L’ape italiana pura è molto docile ed attiva; non è però adatta per le regioni fredde, poiché difficilmente resiste agli inverni lunghi. Fornisce raccolto abbondante.

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