I vantaggi derivanti dalle tecniche di selezione di nuovi Microrganismi o virus destinati a specifici scopi verrebbero vanificati se nn si provvedesse a conservare i nuovi ceppi così formati in vista di ulteriori applicazioni.
Ma quali sono le metodologie di conservazione dei microrganismi?
– trasferimento periodico: le variabili del trasferimento periodico in terreni freschi sono rappresentate dalla frequenza di trasferimento, terreno utilizzato e temperatura di mantenimento questo può determinare un incremento dei tassi di mutazione e produzione di varianti;
– slant in olio minerale: la coltura di un ceppo è lasciata crescere in uno slant e coperta con olio minerale sterilizzato, lo slant può essere conservato a temperature di refrigerazione;
– terreno minimo, acqua distillata, o acqua e agar: le colture lavate sono conservate in un refrigeratore; in tal modo si mantengono vitali per 3-5 mesi o più;
– congelamento nei terreni di crescita: non affidabile, può danneggiare le strutture microbiche; con alcuni Microrganismi, tuttavia, può rappresentare un utile sistema di mantenimento Delle colture;
– essiccamento: le colture sono essiccate su suolo sterile, su dischi di carta da filtro sterile o in gocce di gelatina; queste possono essere conservate in un essiccatore a temperatura di refrigerazione, o congelate per migliorarne la capacità vitale;
– disidratazione a freddo (liofilizzazione): l’acqua è allontanata per sublimazione, in presenza di un agente di crioprotezione; sigillando, può essere mantenuta la vitalità a lungo termine, anche di 30 anni;
– ultracongelamento: azoto liquido a -196°C in questo modo colture di microrganismi difficili sono state conservate per più di 15 anni
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