Il genere Limonium comprende piante di notevole interesse ornamentale. Alcune specie come il L. vulgare, il L. latifolium, il L. eximium, possono adattarsi anche a climi molto freddi; altre, come il L. fruticans e il L. macrophyllum, sono più adatte a stazioni calde, portando infiorescenze nel corso dell’inverno.
I grandi racemi di queste piante conservano anche secchi la loro bellezza, in virtù della consistenza scariosa del calice e per questo sono ricercati per la composizione di fiori ai quali conferiscono leggerezza ed eleganza.
La semina è il mezzo più facile e rapido di moltiplicazione purché il seme venga estratto accuratamente dalle infiorescenze secche. Occorre attendere tuttavia qualche anno prima di poter disporre di piante di ottima forza e di abbondante fioritura. Oggi si accorciano i tempi sfruttando le colture in vitro, dove è possibile fare miglioramento varietale e risanamento dalle malattie.
Tutti i L. non hanno particolari esigenze circa il terreno; mentre il L. vulgare vuole ambiente umido e cresce bene vicino laghetti e corsi d’acqua, le specie non rustiche sopra citate preferiscono terreno asciutto e caldo ed esposizione soleggiata.
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Per ulteriori informazioni potete contattare i due esperti del Crea-of di Pescia (pt), dr. Maurizio Antonetti e dr. Gianluca Burchi
Oppure per le colture in vitro l’azienda Bindi Sirio di Pescia (Pt) di Bindi Maurizio
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Consigli di Coltivazione Micronaturale
Prima della messa a dimora:
– 1 kg di chabasite 3-6 mm metro quadro, bagnatura con Ema al 3%
– dopo messa a dimora bagnatura quindicinale con Gea suolo al 5%
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