La mosca dell’olivo, detta anche mosca delle olive o mosca olearia (Bactrocera oleae Gmelin, 1790), è un insetto appartenente alla sottofamiglia dei Dacinae Munro, 1984. (Diptera Brachycera Schizophora Acalyptratae Tephritidae). È una specie carpofaga, la cui larva è una minatrice della drupa dell’olivo. È considerata l’avversità più grave a carico dell’olivo.
Questa specie è associata alle piante del genere Olea e, in particolare, all’olivo. È presente in tutto il bacino del Mediterraneo e nel Sudafrica. Dalla fine degli anni novanta è presente anche in California e, probabilmente, si è diffusa in tutto l’areale di coltivazione dell’olivo nella regione neartica. Risultano avvistamenti in Africa, Isole Canarie, Cina, California, Messico e Centro America. (Daane and Johnson 2010; Nardi et al. 2005).
In definitiva le condizioni ambientali favorevoli agli attacchi della mosca sono le seguenti:
Regime termico moderato con temperature non superiori ai 32-34 °C.
Clima umido.
Cultivar precoci.
Cultivar da mensa o a duplice attitudine.
Coltivazione in regime irriguo.
La sperimentazione ha previsto per la difesa della mosca dell’olivo dell’utilizzo di prodotti di sintesi, naturali e film protettivi. Sono state utilizzate 30 piante per tesi a blocchi randomizzati. E’ stata valutata periodicamente la percentuale di infestazione.
La prova ha dimostrato come l’uso di film protettivi possa svolgere un ruolo significativo nella difesa da mosca dell’olivo.
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