L’efficacia delle alghe marine nel trattamento delle intossicazioni provocate dalle radiazioni e dai metalli pesanti è ampiamente riconosciuta e documentata a livello mondiale.
L’acido alginico uno dei più importanti polisaccaridi che si trova in grande quantità nelle alghe marroni, è in grado di ridurre la quantità di stronzio 90 assorbito attraverso le pareti intestinali. È inoltre in grado di eliminare il cadmio.
La U.S. Atomic Energy Commission suggerisce un consumo giornaliero di due cucchiai di alginato per evitare malattie come il cancro, leucemie e morbo di Hodgkin.
Altro notevole contributo delle alghe marine avviene nella ghiandola tiroidea, dove si accumula lo iodio 131. Se la tiroide contiene iodio buono non assorbirà la contaminazione radioattiva. Le kelp sono la fonte più ricca di iodio.
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Buonasera e complimenti per il blog. Vorrei chiedere se le alghe di Klamath con il tutt’ora in corso disastro nucleare di Fukushima che ha contaminato le acque dell’oceano pacifico, possano a loro volta, indipendentemente dalla loro proprietà chelante, essere contaminate da radiazioni (anche di tipo alfa e gamma). I laghi di Klamath sono in Oregon e vicini all’oceano pacifico e tanto in questa località che nella California in generale sono state accertate contaminazioni. Le acque piovane potrebbero inoltre essere un regolare vettore in tal senso.
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Si in effetti è plausibile. Normalmente si preferisce utilizzare la spirulina perché coltivata in cattività, nonostante le Klamath siano più complete
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Salve, riguardo alle klamath, ci sono analisi particolari col quale testarne l’eventuale radioattività?
Qualora lo siano, sono maggiori i benefici derivanti dalle proprietà chelanti o la loro pericolosità?
Grazie per le risposte
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Generalmente la pericolosità delle alghe è legata a quello che assorbono. Si può cmq analizzare
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