È un genere diffuso in tutta l’America, dal mare fino ai 3000 metri. Ormai naturalizzato in tutto il mondo.
Caratterizzato da piante di diverse dimensioni, con numerose spine raggruppate in areole. I suoi ibridi sono grado di produrre bellissime fioriture, ma non producono semi.
Possono arrivare a sopportare temperature inferiori ai 4°C, ma per brevi periodi e all’asciutto. Si concima una volta l’anno e si può moltiplicare per seme o talea.
L’Opuntia ficus-indica (fico d’India) è la specie più conosciuta in tutto il Mediterraneo, conosciuta in inglese come prickly pear mentre in spagnolo come nopal o tuna.
Le foglie possono essere usate per l’alimentazione dei bovini e dei suini (Messico, Africa, Australia, Brasile), mentre il frutto molto ricco di vitamina C viene consumato tal quale, come marmellata, sciroppo e anche in bevande alcoliche (in Messico: conche).
Sulla Opuntia vive spesso la cocciniglia da cui viene estratto l’acido carminico che è un colorante rosso-vivo usato per cosmetici, pigmenti, inchiostri e soprattutto nell’industria alimentare per conferire un aspetto più gradevole a cibi e bevande.
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