Il vero zafferano è il Crocus sativus , sovente si coltiva con il nome improprio di zafferano una pianta ben diversa che appartiene alla famiglia delle Compositae. Si tratta del cartamo che è conosciuto come zafferanone o falso zafferano; è una pianta eretta ben ramificata e alta fino a 1 mt., molto simile per la forma e portamento dei capolini al fiordaliso con la differenza che i singoli fiori sono di un bel colore aranciato. E’ una pianta erbacea annuale di crescita abbastanza rapida e molto fiorifera; la fioritura si prolunga per tutta l’estate e quando i fiori dei capolini sono ormai appassiti prendono un colore arancione scuro che ricorda quello del vero zafferano. Il cartamo o zafferanone si può utilizzare in sostituzione del vero zafferano, come aromatizzante e colorante in cucina e anche per altri scopi; dai semi si può estrarre un olio che ha proprietà medicinali al pari dei fiori che in ogni caso si raccolgono quando sono ormai appassiti.
Come si coltiva?
Lo zafferanone si può coltivare ovunque e su qualsiasi terreno purchè abbastanza fertile e fresco; conviene comunque scegliere una posizione ben aperta e soleggiata. La semina si esegue direttamente a dimora in file distanti 35-40 cm, diradando poi le piantine in modo da conservarne una ogni 30 cm lungo le file; eventualmente si può seminare anche in semenzaio per trasferire poi le piantine al posto definitivo quando sono alte 15-20 cm; in tal caso si osserva una distanza media d’impianto di 40 cm. La semina si può eseguire da fine marzo alla metà di aprile a seconda del clima; nei mesi estivi si sarchia qualche volta il terreno per mantenerlo soffice e impedire la crescita delle erbacce.
Riassumendo
Clima: qualsiasi
Terreno: buona fertilità, ben lavorato e fresco
Esposizione: calda e ben soleggiata
Semina: in semenzaio o sul posto all’inizio della primavera
Distanza media tra le piante: 35-40 cm
Seme occorrente: 20 g per 10 mq di terreno
Ciclo colturale: annuale
Raccolta fiori: graduale nel corso dell’estate
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