Coltivazione della Borragine (Borrago officinalis)

La Borragine, probabilmente originaria dell’Africa settentrionale, si è da tempo naturalizzata in Italia e in tutta Europa meridionale; è frequente allo stato spontaneo soprattutto nelle regioni meridionali e lungo le coste; nelle zone dove viene coltivata come ortaggio tende a inselvatichire al margine dei campi e degli orti.

Come in tutte le borraginacee, le foglie e anche altre parti della pianta sono abbondantemente pelose; comunque è una simpatica pianticella sia nei primi stadi di sviluppo per le eleganti foglie, ampie e appuntite, disposte in belle rosette aderenti al terreno, sia, alla fioritura, per gli eleganti fiori di forma stellata e di colore azzurro cielo, riuniti in caratteristiche cime scorpiodi.

La borragine è un ortaggio insolito e in certe zone quasi sconosciuto; altrove si raccoglie il prodotto spontaneo e si coltiva anche negli orti; inoltre viene sovente utilizzata anche come pianta medicinale. Le foglie più tenere si consumano crude in insalata o si lessano come gli spinaci, oppure si usano per aromatizzare le bevande.

Come si coltiva?

La borragine è molto frugale e si adatta a qualsiasi terreno, anche poco profondo, sassoso o asciutto. Di solito si semina a fine marzo per la raccolta primaverile, ma in zone a clima mite si può interrare il seme anche all’autunno da settembre in avanti, in modo da disporre di foglie fresche anche in pieno inverno. Il seme si sparge uniformemente sul terreno oppure anche in file regolari per facilitare la sarchiatura; la semina deve essere assai rada, in modo che le piantine siano distanti almeno 15 cm l’una dall’altra. Dopo 2-3 mesi si recidono i cespi interi oppure si raccolgono gradualmente le foglie esterne più sviluppate.

Riassumendo

Clima: temperato-caldo

Terreno: qualsiasi

Esposizione: soleggiata

Semina: diretta a dimora in file o a spaglio

Distanza tra le file: 20-25 cm

Ciclo colturale: annuale (2-4 mesi)

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Per informazioni visitate anche https://www.researchgate.net/profile/Domenico-Prisa o www.domenicoprisa.com

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