Il suo nome deriva da “geranos”, che significa gru, dalla forma del frutto, simile alla testa di un uccello dal lungo becco, come quello appunto di una gru.
Ciò che solitamente chiamiamo geranio sono un insieme di piante che si collegano a due generi: Geranium e Pelargonium.
Il primo è originario dell’Europa e dell’America settentrionale ed è caratterizzato da molte specie spontanee; il secondo è originario del Capo di Buona Speranza, in Sud Africa, zone a clima desertico.
L’origine del geranio ne spiega alcune caratteristiche botaniche:
– foglie di notevole spessore, coperte da peli, in grado di resistere a carenza di acqua
– radici che penetrano fino a un metro di profondità
– capacità delle radici di richiamare molti microrganismi simbionti per superare le situazioni di stress idrico e nutrizionale.
Come trattare i gerani per avere stupende fioriture?
Intanto per il substrato vi consiglio di fare una miscela del genere:
– terriccio universale 60%
– perlite o pomice 20%
– zeolitite a chabasite granulometria 3-6 mm, 10%
– humus di lombrico 10%
Una volta al mese trattamento con:
– Gea suolo o Ema , in diluizione 200ml per litro d’acqua.
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L’ha ribloggato su Benvenuti sul sito delle News dell'Osservatorio Raffaelli fondato nel 1883 a Bargone di Casarza Ligure (Genova).
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