La tecnologia EM è stata sviluppata per la prima volta nel 1970 (Higa, 2012). Gli EM comprendono una selezione di colture vive di microrganismi isolate in natura dai suoli (Mohan, 2008). La principale attività degli EM è quella di incrementare la biodiversità del suolo. I batteri fotosintetici che fanno parte degli EM in sinergia con altri microrganismi aumentano le sostanze energetiche a disposizione delle piante e riducono gli stress (Condor et al., 2007). L’interazione dei microrganismi EM con il sistema pianta-suolo sopprime i patogeni delle piante e gli agenti di malattia, solubilizza le sostanze minerali del terreno, incrementa l’energia, mantiene l’equilibrio della flora microbica del suolo, incrementa l’efficienza fotosintetica e la fissazione dell’azoto (Subadiyasa, 1997). Diversi esperimenti mostrano risultati significativi per quanto riguarda la germinazione dei semi e la vigoria di piante di pomodoro (Siqueira et. al., 2012). Alcuni autori hanno inoltre evidenziato l’incremento significativo della crescita in campo di piante di pomodoro (Marambe, Sangakkara, 1996; Zaenudin, 1993; Xu et al., 2001). L’inoculazione con gli EM determina un aumento dei livelli fotosintetici nelle piante con un conseguente anticipo delle fruttificazioni (Xu et al., 2001; Ncube et al., 2011) e dell’altezza delle piante (Idris et al., 2008). L’utilizzo degli EM in coltivazione innalza la concentrazione di vitamina C nei frutti (Xu, et al. 2001) e il contenuto di zuccheri, proteine e aminoacidi (Kim et al., 2013). Gli EM aumentano inoltre il contenuto di azoto nelle foglie (Ncube et al., 2011). I maggiori vantaggi che si riscontrano in seguito alla colonizzazione delle radici da parte dei microrganismi EM sono:
– la promozione della crescita vegetale ed una maggiore tolleranza agli stress idrici;
– la maggiore mobilizzazione ed assorbimento di nutrienti, specialmente il fosforo;
– la disponibilità di minerali normalmente insolubili;
– la modificazione dell’interazione pianta-patogeno, dal momento che viene influenzata negativamente la colonizzazione della radice da parte di patogeni terricoli come nematodi, funghi e batteri fitopatogeni.
Questo benefico effetto di protezione dai patogeni terricoli può essere conseguenza dell’alterazione degli essudati radicali, o attraverso la creazione di una barriera fisica vera e propria attorno alla radice. In questo lavoro, viene evidenziata la possibilità di utilizzare i microrganismi EM per la coltivazione e difesa di piante di fragola.
Valutazione di:
* % germinazione semi con Ema e Bokashi
* valutazione tempo medio di germinazione
* crescita delle piante
* biocontrollo patologie in fragola
* variazioni nell’assorbimento fosforo
* scambi gassosi
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