L’Ipomoea è un genere ricco di specie annuali e perenni, rampicanti e arbusti, delicati e semirustici. Le piante che appartengono a questo genere e che fanno parte della famiglia delle Convolvulaceae comprendono quelle specie note con il nome comune “campanella”.
Il nome deriva da due termini greci: “ipos” (lombrico, verme) ed “homoios” (simile a) a causa della volubilità del fusto di queste piante .
Il genere è originario dei paesi tropicali asiatici e americani. In Italia il genere è poco rappresentato, le sole piante presenti allo stato spontaneo sono l’Ipomoea purpurea, l’Ipomoea sagittata e l’Ipomoea stolonifera.
Queste piante sono caratterizzate a un fusto volubile o rampicante, con foglie alterne, grandi e variamente sagomate. Producono fiori grandi, con colori smaglianti, che vanno dal bianco al blu, al rosso, il porporino e tonalità diverse degli stessi.
Possono espandersi fino a 3-4 metri di lunghezza. Le specie più belle coltivate sono l’Ipomoea purpurea e la rubro-coerulea. La loro bellezza risiede nelle lunghe e prolungate fioriture, che vanno dall’estate e proseguono fino al tardo autunno.
Viene coltivata per ornamento di siepi e muri e spesso inselvatichita, soprattutto presso gli abitati, in tutte le regioni d’Italia salvo che in Valle d’Aosta ed Umbria. La vediamo crescere nelle siepi, sui recinti , dal livello del mare a 600 m circa. Il fiore si apre solo al mattino, perdendo di turgore nelle ore pomeridiane.
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