Le diverse condizioni climatiche che le succulente devono affrontare hanno determinato svariati adattamenti specifici.
I fiori
La fioritura ha lo scopo di perpetuare le specie, ma nelle piante grasse indica la raggiunta maturità ed avviene in età differenti a seconda della specie. Alcune fioriscono pochi mesi dopo la semina, ma vivono poco, mentre altre attendono anche mezzo secolo. Altre necessitano di raggiungere determinate altezze. Per agave e sempervivum per esempio la fioritura significa che stanno per morire.
I fiori sono fotosensibili e di solito quelli che si aprono di giorno, sono più sgargianti rispetto a quelli notturni. Ciò deriva dalla necessità di impollinazione che avviene attraverso insetti, uccelli e pipistrelli. Per lo stesso motivo i fiori sono in grado di emettere profumi intensi o odori sgradevoli.
I sensori presenti nelle succulente riconoscono
la temperatura e la durata del giorno e della notte, producono la proteina ft (flowering locus t) che dà il via al meccanismo della fioritura.
I frutti
Assumono forme differenti a seconda della famiglia e della specie. Possono aprirsi spontaneamente oppure non aprirsi nemmeno a maturità. La bacca è tipica delle Cactacee e può essere polposa o secca, deiscente o indeiscente. La capsula, secca e deiscente è, in grado di aprirsi con la pioggia e chiudersi con l’asciutto. A maturità il frutto diventa latente finché non ci saranno le condizioni di temperatura, umidità, illuminazione e ossigeno adatte. La fase latente può durare anche secoli.
Metabolismo
Le piante succulente hanno escogitato il Ciclo Cam (Metabolismo acido delle Crassulacee). Di notte assumono anidride carbonica che conservano grazie a un particolare enzima e di giorno la liberano. In questo modo evitano
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