AGRICOLTURA MICRONATURALE: LA COLTIVAZIONE DI MORINGA

Da oggi inizio a valutare modo di Coltivazione e miglioramento della qualità di questa pianta molto interessante dal punto di vista curativo, alimentare e industriale. In particolare in ottica paesi del Terzo Mondo

Moringa oleifera Lam., 1785 è una pianta appartenente alla famiglia Moringaceae, diffusa in buona parte della fascia tropicale ed equatoriale del pianeta. Del genere Moringa si conoscono 13 specie, ma probabilmente ne esistono altre non ancora identificate.

Le specie conosciute sono Moringa arborea, Moringa borsiana, Moringa concanencis, Moringa drouhardii, Moringa hildebrandtii, Moringa longituba, Moringa oleifera, Moringa ovalifolia, Moringa peregrina, Moringa pygmaea, Moringa rivae, Moringa ruspoliana, Moringa stenopelata.

Praticamente tutta la pianta è commestibile e possiede un notevole interesse dal punto di vista nutrizionale. È di grande rilievo il fatto che il contenuto proteico delle parti della pianta è completo, ovvero le parti della pianta contengono tutta la gamma degli aminoacidi richiesta per il fabbisogno proteico, anche quelli pregiati. Questo fatto è pressoché unico tra i vegetali: si può definire Moringa oleifera come l’unica pianta oggi nota con tali caratteristiche.

Tali caratteristiche rendono la moringa una pianta interessante anche dal punto di vista umanitario, in quanto possiede un grande potenziale per combattere fame, malnutrizione, e povertà.

Contengono il 25 per cento in peso di proteine, più delle uova e il doppio del latte di mucca, il quadruplo in vitamina A delle carote e quasi otto volte la vitamina C delle arance, il triplo del potassio delle banane.

Le foglie, oltre che direttamente per l’alimentazione umana, possono essere utilizzate come foraggio per l’allevamento di animali.

Anche i fiori sono commestibili e vengono di norma preparati in insalata. Inoltre, la moringa è pianta mellifera, e quindi può esser prodotto il miele dai suoi fiori.

L’olio estratto dai semi può essere usato per produrre saponi, lubrificanti e cosmetici dal valore equivalente a quelli prodotti con l’olio di oliva, e quindi piuttosto elevato. Gli oli estratti sarebbero anche adatti alla preparazione di carburante biodiesel, anche se sembra un uso non appropriato visto la qualità e i potenziali usi alimentari.

L’uso più famoso della pianta è quello di depurazione dell’acqua tramite i semi. La farina di semi di moringa è un ottimo depuratore dell’acqua o di altri liquidi alimentari, avendo un eccellente potere flocculante: fissa e adsorbe (cattura fissando) i corpi batterici e le altre impurità in sospensione nei liquidi inglobandoli in fiocchi che poi precipitano al fondo, lasciando il liquido più limpido e depurato.

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