Nelle acque sono disciolte alcune sostanze organiche che servono da nutrimento per la biocenosi presente. L’arricchimento dell’acqua con sostanze nutritive viene detto eutrofizzazione dal greco ‘ben nutrito’. Il fenomeno è perfettamente naturale e porta alla trasformazione di uno specchio d’acqua dapprima in uno stagno e poi dopo lungo tempo in un campo asciutto.
L’eutrofizzazione cessa di essere un processo di naturale evoluzione ambientale quando per cause umane la fioritura di alghe e la crescita di erbe acquatiche aumenta oltre misura e in tempi eccessivamente rapidi. Inoltre l’ossidazione del materiale vegetale determina un incremento del BOD, con evidenti effetti negativi. Spesso poi si ha crescita di specie algali tossiche o comunque nocive per l’ecosistema.
La presenza di dosi notevoli di azoto e fosforo nelle acque reflue introdotti dall’uomo con il consumo di detersivi o di fertilizzanti, ha prodotto fenomeni sempre più gravi e diffusi di eutrofizzazione e conseguente proliferazione di biomasse algali in corpi idrici.
La mancanza di depuratori o il loro non utilizzo aumenta di molto il carico organico delle acque superficiali e la conseguente eutrofizzazione sia dei fiumi che del mare.
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