L’uso di alghe come fertilizzanti risale all’antichità quando gli agricolturi raccoglievano le alghe e distribuendole sui campi ne scoprirono i benefici.
Gli estratti di alghe in diversa formulazione sono utilizzati per stimolare i processi naturali delle piante per migliorare l’assorbimento e l’efficienza dei nutrienti, la tolleranza agli stress abiotici e migliorare la produttività.
Le alghe sono ricche di fitonutrienti con la possibilità di produrre una grande varietà di metaboliti secondari implicati in diverse attività biologiche.
La lavorazione della materia prima risulta importantissima al fine di ottenere un prodotto di qualità:
- idoneo momento della raccolta
- metodo di estrazione
Tra le più utilizzate ricordo Ascophyllum nodosum un’alga bruna della famiglia delle Fucaceae, si riproduce sulle coste dell’oceano Pacifico. Per sopravvivere agli stress ambientali quest’alga ha imparato a sviluppare nel tempo delle sostanze con proprietà antistress che opportunamente estratte sono utilizzate per la produzione di biostimolanti.
Un mio lavoro che dimostra la bontà delle alghe nel miglioramento della qualità delle piante è questo:
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