Nome dato per onorare il dottor Miguel Arrojado che compì vaste esplorazioni nelle zone aride e semiaride del Brasile. Specie scoperta nel 1966 da Horst e Buining, appartiene a un genere di cactus cereiformi ma sottili, spesso striscianti. Il fusto può raggiungere 1 m di lunghezza con circa 5 m di diametro e accestisce dalla base; le costolature piuttosto ottuse, sono distanziate e le areole hanno una dozzina di spine radiali corte e sottili, mentre le spine centrali sono circa 8-9, lunghe 1 cm e più. Il fusto presenta un cefalio formato da setole fra le quali appaiono i fiori rosa e attraverso si sviluppa la nuova crescita, che nella stagione successiva darà a sua volta luogo a nuovo cefalio. I fiori sono notturni e rimangono, disseccata, attaccati ai frutti che sono rosso chiaro e della grandezza di una ciliegia.
Prosperano meglio a mezz’ombra, si propagano per talea. Consiglio un prodotto a baso di Ascophyllum nodosum e di bacillus subtilis durante la coltivazione.
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