La difesa micronaturale del pomodoro e del peperone

Con l’aumento dell’interesse e della conoscenza delle proprietà dei film protettivi naturali (dovuti anche alle normative che riducono sempre più l’utilizzo di determinati prodotti di sintesi per la difesa delle piante), si sono aperte nuove strade per l’utilizzo di queste polveri come parte integrante della coltivazione e della difesa di colture ortofrutticole, in particolare nel settore  dell’agricoltura biologica.
La ricerca sull’utilizzo di questi film protettivi è data soprattutto dal fatto, che le
particelle minerali hanno una notevole influenza sul comportamento degli insetti, che in passato non era stato rilevato (Glenn et al, 1999 e Puterka et al., 2000). E’ un’azione importante anche sul controllo biologico dei funghi patogeni.
Un film protettivo ideale dovrebbe avere le seguenti caratteristiche:
– dovrebbe essere costituito da particelle chimicamente inerti;
– il diametro delle particelle dovrebbe essere inferiore ai 2 μm;
– dovrebbe creare un film poroso che non interferisca con gli scambi gassosi
delle foglie;
– dovrebbe permettere la trasmissione della radiazione fotosinteticamente attiva
(Par), ma escludere in una certa misura quella ultravioletta (Uv) e infrarossa (Ir);
– dovrebbe avere la capacità di interferire con il comportamento degli insetti e
dei patogeni;
– dovrebbe essere facilmente rimovibile dopo la raccolta dei frutti.

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