Il mandorlo (Amygdalus communis) è molto coltivato in Usa e nei Paesi mediterranei. Appartiene alla famiglia delle rosacee e presenta un portamento più aperto rispetto alpesco e un’altezza maggiore. La fioritura è molto anticipata in relazione all’ambiente e alla varietà. L’impollinazione è entomofila e le cultivar sono autoincompatibili o interincompatibili. L’apparato radicale nel mandorlo coltivato nei terreni acidi e ricchi di scheletro raggiunge una notevole profondità di espansione.
Nel terreno destinato allo sviluppo di piante spontanee occorre evitare qualsiasi intervento chimico, di lavorazione del suolo e di combustione.
Prima di procedere al reimpianto è opportuno:
–Far riposare il terreno per almeno due anni, praticando inoculazioni di microrganismi o coltivando piante da sovescio
–Asportare residui radicali delle colture precedenti
– Concimazione organica con letame o humus di lombrico pretrattato con microrganismi
– idonei portinnesti
In queste prove effettuate con tecniche innovative è messa a confronto l’Agricoltura Micronaturale, con quella convenzionale.
L’ha ribloggato su Benvenuti sul sito delle News dell'Osservatorio Raffaelli fondato nel 1883 a Bargone di Casarza Ligure (Genova).
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