Micronaturale: il disseccamento degli olivi in Veneto

Ieri sono andato a Bassano del Grappa ed Asolo a visitare degli oliveti che disseccano nelle parti periferiche e hanno cascola di olive.

Valutando le piante e in particolare i rami ho notato una forte presenza di rogna, i rami e il tronco in diversi punti sembrano esplodere. Le piante che presentano significativa percentuale di rogna sulla parti legnose stanno disseccando, quelle che sono pulite non mostrano segni di stress.

Per me il Batterio che causa questa situazione è Pseudomonas Savastanoi. Inoculato da chi?

Girando tra le piante abbiamo notato olive secche fin dal picciolo in maniera disforme. Vicino alle olive la presenza di cimice asiatica.

Le due cose potrebbero essere collegate:

– la cimice causa la cascola Delle olive e trasmette il Batterio Pseudomonas

Per la possibile cura ho detto di intervenire con:

Parte aerea

Leggere potature di pulizia;
Dentamet (2% rame e 4% zinco con acido citrico) per sterilizzare;
Zeolitite a chabasite per colpire i vettori.

Parte radicale
Un problema batterico sistemico si può risolvere secondo me solo con induzione di resistenza della pianta

Quindi buone concimazioni organiche, biostimolanti e inoculo microbico ( vari consorzi) per stimolare la pianta a produrre metaboliti utili alla difesa.

Alcune piante seppur disseccate al 95%, stanno provando a ripartire in diversi punti. Probabilmente gli olivi stanno cercando di reagire, bisognerebbe quindi creare tutte le condizioni per far superare sia lo stress biotico (batterio, insetti), che quelli abiotici ( prodotti di difesa sbagliati, eccesso di concimazioni chimiche nel suolo che hanno modificato pH e conducibilità elettrica).

#micronaturale #olivo #batterio #cimiceasiatica #domenicoprisa

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2 pensieri riguardo “Micronaturale: il disseccamento degli olivi in Veneto

  1. Buongiorno Domenico, anche nel nostro territorio in Toscana c’è stato un disseccamento tardivo con emissione di rogna, ma sopratutto di olivi della qualità Frantoio, qui viene individuata la causa nel “Gelicidio”. In presenza di rogna, i vecchi potini dicevano di non “tagliuzzare” ma di fare pochi interventi cesori eliminando tutto il ramo malato e disinfettando la ferita con colla vinavilica al 2% di rame e 30% di acqua.
    Puntualizzo che quando le previsioni meteo preannunciavano la venuta del freddo ho irrorato i miei olivi con Zeolite e Chabasite, inoltre mi sono sempre attenuto all’insegnamento dei “vecchi” sopra riportato ed i miei 70 olivi collocati nel mezzo alle altre olivete malate non presentano nè disseccamenti, nè rogna.
    Hanno potuto constatare la situazione anche due ricercatrici dell’IVALSA.
    Saluti Claudio Bianchi

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